Palio delle Antiche repubbliche Marinare Italiane

Il Galeone

Barche e Remi

LE IMBARCAZIONI*

Lo scafo originale detto “Galeone” fu disegnato e costruito nel 1956 dai maestri d’ascia dei canteri della Cooperativa Gondolieri di Venezia e fu scelto tra i molti proposti dai Comitati Cittadini proprio perché più attinente alle rievocazioni storiche e sulla linea della antiche “Galere” o “Feluche di Rappresentanza”; dello scafo furono fissati i pesi e le misure con le loro tolleranze. Le barche costarono 3.566.000 lire ed i remi 8.000 lire l’uno.

Sul galeone trovano posto 8 vogatori più un timoniere, per una impostazione di voga detta “a sedile fisso”. Lo scafo è infatti diviso in otto settori dove trovano posto gli atleti che hanno a loro disposizione una panca su cui sedere, una pedaliera dove bloccare ben stretti i piedi e un asse su cui ruotano gli scalmi, fulcro della leva del remo; niente a che vedere insomma con le linee filanti delle veloci e leggere imbarcazioni del moderno canottaggio olimpico.

Le prime imbarcazioni in legno erano di difficile manutenzione, di notevole peso e non davano la possibilità di grandi modifiche nell’assetto e agli spazi da adattare alle misure degli atleti, molto spesso era proprio lo stato di manutenzione a fare la differenza tra una barca e l’altra e, se pur nei limiti di tolleranza, i pesi variavano ad ogni edizione dando adito a immancabili polemiche. Per dare fine a discussioni e mettere gli equipaggi su uno stesso piano di parità furono costruiti nel 1983 i primi scafi in vetroresina dai cantieri Penco-Vignolo di Genova e con l’occasione vennero riviste anche le misure di panche e pedaliere permettendo così una “più comoda” impostazione di voga, il tutto sotto la direzione tecnica della Federazione Italiana Canottaggio a sedile fisso. Una evoluzione degli scafi ci sarà inoltre nel 1994 con gli scafi costruiti presso il Cantiere Nautico C4 di Roncade (TV) dove saranno usati nuovi materiali (kevlar e carbonio) per rendere lo scafo allo stesso tempo più leggero e più rigido e perciò anche più veloce. I pesi e le misure fissate per l’attuale galeone sono: peso non inferiore a 760 kg compresi il timone, le pedaliere, le panche, la polena che viene apposta a prua e il cosiddetto castello di poppa, una sorta di protezione per il timoniere con disegnati gli stendardi e le insegne delle quattro città.

La lunghezza è di circa 15 metri e la larghezza è di metri 1,70; la panca sulla quale sono seduti gli atleti non deve superare la larghezza di 23 cm. e può essere alzata o abbassata davanti con l’ausilio di spessori purché fissati con la stessa vite che fissa la panca stessa. Le pedaliere o punta piedi possono essere spostati verso prua o verso poppa a secondo dell’altezza e anche gli scalmi hanno tre diverse posizioni.

Oltre ai colori, una caratteristica particolare di queste imbarcazioni è senz’altro la polena, una appendice di prua che ricorda le insegne della città e che fino a metà anni ’80 era una vera e propria scultura in legno, molto pesante e di difficile manutenzione. Attualmente le polene sono in vetroresina mentre le originali costituiscono ormai un patrimonio museale.

Le quattro imbarcazioni sono contraddistinte perciò dai colori dello scafo e dalle polene:

–          azzurra con Cavallo alato per Amalfi

–          bianca con Drago alato per Genova

–          rossa con l’Aquila per Pisa

–          verde con Leone alato per Venezia.

Proprio a riguardo delle polene, una prima versione del regolamento della regata faceva riferimento anche a quale parte di esse doveva essere considerata la parte estrema della barca in caso di arrivo al foto finish e simpaticamente così declamava:

barca di Amalfi – punta dello zoccolo anteriore del cavallo; barca di Genova – punta delle narici del grifone, esclusa la lingua; barca di Pisa – estremità del becco dell’aquila; barca di Venezia – metà della spada (segnata con fiocco rosso); i precursori della regata conoscevano già bene il variegato mondo dei partecipanti alla manifestazione, non  avrebbe fatto meraviglia a nessuno trovare polene con spada, becco, lingua o zoccoli allungati a dismisura.

I REMI

I remi del galeone sono di forma classica, in legno, non devono superare la lunghezza di 248 cm e la larghezza della pala deve essere di cm. 15,5 il loro peso è di circa 6 kg; anche i remi prima della gara vengono verificati e misurati dai giudici che provvedono alla punzonatura.

GOZZI

I Gozzi Nazionali sono un’imbarcazione regolamentare della Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso. Costruiti in vetroresina, sono equipaggiati da quattro vogatori che remano “di punta” – cioè con un remo – e da un timoniere: hanno un peso non inferiore ai 195 chilogrammi, una lunghezza di 5,60 metri ed una larghezza di circa un metro e mezzo.

*Fonte: Antonio Giuntini, Galeone Rosso. Le Regate delle Repubbliche Marinare – 50 anni di storia.Felici Editore 2007